Mercoledì 9 marzo nel piazzale della scuola secondaria di Rivarolo del Re si è svolta una manifestazione da parte degli studenti per l’attuale guerra tra Russia e Ucraina.
La classe 3^A ha letto delle poesie accompagnate dai rulli di tamburi delle classi 1^A, 2^A e 2^B guidati dalla professoressa Giulia Ferdeghini.
A questa manifestazione erano presenti anche la preside Sandra Guidelli, il sindaco Luca Zanichelli, alcuni volontari della protezione civile e i giornalisti che hanno ripreso gli studenti.
Il nostro pensiero
Secondo noi la guerra è INUTILE e SBAGLIATA,
soprattutto in questo periodo di pandemia mondiale.
Nessuno ha ragione, anzi tutti abbiamo sbagliato,
perché se nel 2022 stiamo ancora facendo una
guerra è come un fallimento mondiale.
Sicuramente il presidente della Russia Putin, non ha sentito la nostra manifestazione, ma a noi è servito per dire la nostra opinione e far sentire la nostra voce.A causa di questa guerra e dei bombardamenti, persone innocenti che vivevano normalmente, da un giorno all’altro, sono stati costretti a rinunciare alla loro vita quotidiana e a lasciare la loro casa per scappare in un paese più sicuro, ma senza conoscere la lingua e la cultura, trovandosi in questo modo disorientati e in difficoltà.
Una testimonianza ucraina
Abbiamo intervistato una ragazza ucraina, arrivata nella nostra scuola circa due mesi fa.
Lei frequenta la classe terza media e fortunatamente parla oltre a ucraino e russo anche inglese.
Giornalista: In quale città vivevi quando abitavi in Ucraina?
Ragazza: Quando vivevo in Ucraina abitavo a Ternopil
Giornalista: La tua città è stata bombardata?
Ragazza: No, non è stata bombardata, ma è suonato l’allarme per avvertire i cittadini dell’emergenza. Io e i miei compagni ci siamo rifugiati sotto la mia scuola.
Giornalista: Con quale mezzo di trasporto sei arrivata in Italia?
Ragazza: Sono arrivata in Italia in bus e ci ho impiegato due giorni e due notti. Insieme a me c’erano mia mamma e mio fratello. Ho dovuto attraversare l’Ucraina, l’Ungheria e la Slovacchia.
Giornalista: Perché la tua famiglia ha scelto di scappare proprio in Italia?
Ragazza: Perché mia nonna si trovava già qui; inoltre mia zia, che abita in Germania, ci raggiungerà qui in Italia.
Giornalista: Cosa ne pensi della guerra?
Ragazza: Penso che sia inutile perché moltissime persone e bambini innocenti sono morti.
Giornalista: Ti trovi bene nella nuova scuola e con i nuovi compagni di classe?
Ragazza: È strano, ma mi trovo bene e mi sto ambientando.
Giornalista: Come ti senti in questo periodo?
Ragazza: Mi sento strana e quando salgo sul pulmino mi sento triste perché ho lasciato la mia casa.
Questa intervista ci aiuta a metterci nei panni dei cittadini ucraini, ma ci fa sperare che si salvino e che tutto questo termini presto.
Articolo a cura degli alunni della classe 2^B della Scuola Secondaria di primo grado di Rivarolo del Re ed Uniti: Sara, Emma, Jasdeep, Diego, Alexander, Mattia, Rocco e Hardik.