Sintonizziamoci

Il giornale scolastico dell’Istituto Comprensivo G. Marconi

“Alla Marconi sta nascendo un bellissimo progetto che riguarda tutti.” Così commentava Nazzareno Condina in una pagina di Facebook. 

La nascita di un giornale scolastico rappresenta infatti una novità importante sia per il nostro Istituto sa per la nostra comunità.

Che il bambino, il ragazzo, fra le nebbie di questa pandemia che ci obbliga a sterilizzare mani e cuore, si alzi perché ha qualcosa da dire è un fatto straordinario, inaudito, prezioso.

L’obiettivo fondamentale della scuola è quello di educare alla libertà e questo prima di tutto significa prendere consapevolezza della propria dignità di persona, che diventa protagonista del proprio pensiero e del proprio ambiente, nella dimensione del dialogo.

I bambini normalmente non hanno questa esigenza. Abituati a vivere ai margini, nei loro passatempi sempre più vuoti e ripetitivi, difficilmente sentono l’orgoglio di conoscere la realtà che vivono per interagire consapevolmente con essa. Gli ultimi avvenimenti poi li hanno resi ancora più passivi e impauriti.

Eppure “il bambino è padre dell’uomo” diceva Montessori. Solo liberandolo dai suoi impedimenti, dando gli strumenti e le occasioni per esprimersi, solo concedendogli la possibilità di essere fin da ora un cittadino, potrà coltivare la responsabilità per il domani.

Ecco dunque il progetto Cittadini oggi. Il nome si contrappone al titolo di un vecchio testo scolastico Cittadini domani. Già il titolo presupponeva una preparazione teorica al compito che i ragazzi avrebbero avuto una volta adulti. Cittadini oggi invece vuole lanciare il messaggio che educare al senso civico significa esercitare già da adesso la cittadinanza attiva, attraverso atteggiamenti e azioni pratiche che vedono il bambino protagonista. È questa l’eredità di Dewey e di tutti gli attivisti, compresi Montessori, Don Milani e il nostro Mario Lodi.

Il nostro giornale si chiama Sintonizziamoci, come l’inno della scuola. Il titolo identifica il nostro istituto, si collega allo scienziato da cui prende il nome e rimanda al bisogno di tessere relazioni.

Crediamo che il giornale sia uno strumento importante per educare alla democrazia e in particolare ad esercitare la libertà di comunicare, avendo contemporaneamente uno sguardo al territorio.

Scrivere un articolo significa finalmente vivere la scrittura non come un’esercitazione, ma come un compito che ha finalità e destinatari reali. Pensiamo sia entusiasmante per il bambino poter raccontare in un giornale le esperienze più significative vissute in classe, parlare delle uscite, dei progetti, poter pubblicare anche racconti, filastrocche, poesie, ma anche barzellette, quiz matematici, enigmi di logica, cruciverba… 

Il giornale può diventare il contenitore nel quale i talenti di ciascuno possono esprimersi.

Ma prima ancora di scrivere occorre saper leggere. Fondamentale è uscire dalle mura scolastiche per confrontarsi col territorio: i musei, la biblioteca, il municipio, la parrocchia. Conoscere la nostra città per amarla nei suoi ambienti e nelle persone che vi lavorano, nei segni lasciati dalla storia che toccati con mano hanno un altro sapore rispetto alle pagine dei libri, assumono carne e credibilità che nessuna trasmissione erudita può restituire.

Leggere la realtà locale dunque, con tutti i rimandi e le connessioni che questa ha con la mondialità, con il villaggio globale che abitiamo.

Leggere sì, ma non solo per coltivare l’immaginazione. Cominciare a leggere anche i giornali densi di quella realtà che spesso fa paura, ma che ci rende più umani. Montessori nell’Autoeducazione dice: “La mente che lavora da sé, indipendentemente dal vero, lavora nel vuoto. Quella facoltà creativa è un mezzo per lavorare sulla realtà”. Del resto come capire le favole di Rodari e con lui tanta letteratura per l’infanzia senza un aggancio concreto all’oggi. Purtroppo non sono tanti i giornali di attualità rivolti ai bambini, ma quelli presenti costituiscono un materiale prezioso per fare concretamente educazione civica.

Nelle nostre scuole abbiamo abituato i bambini e i ragazzi alla lettura quotidiana e libera di queste pubblicazioni. Da questa lettura nascono interessanti conversazioni nelle quali sono loro a portare gli argomenti da trattare, ad informare i compagni, a sollecitare prese di posizione.

Questo atteggiamento cooperativo vorremmo fosse lo spirito che animasse tutto il percorso. Infatti al di là del prodotto, ciò che conta è l’acquisizione di quelle abilità sociali su cui si fonda il senso civico: la responsabilità individuale al lavoro comune, la capacità di ascolto, di argomentare, di intervenire in maniera corretta ecc. Imparare a lavorare insieme è uno degli obiettivi prioritari della scuola, ma anche una delle competenze più richieste nella società di oggi.

È un progetto questo che coinvolge tutti gli alunni dalla scuola dell’infanzia alle medie.  A livelli di responsabilità e competenza diversi, ogni studente può cominciare a far sentire la sua voce, seppure in maniera semplice e naturale, senza voler scimmiottare gli adulti. 

È interessante poi che questa iniziativa contribuisca a rendere la nostra scuola una comunità educante: se sarà motivante scrivere, lo sarà altrettanto leggere quello che hanno scritto gli altri studenti. Il giornale così diventa il collante delle classi fra loro e tra i diversi ordini di scuola.

Un altro aspetto da considerare è il formato on line. Questa scelta non è solo motivata da ragioni pratiche, ma anche dall’obiettivo di raggiungere un uso consapevole e responsabile del digitale, rendendo uno strumento straordinariamente fecondo di conoscenza e comunicazione. In tale ottica gli studenti hanno seguito un percorso di media-education con l’educatore Luigi Cirelli, che ha predisposto la piattaforma WordPress di questo sito oltre che fornire informazioni sulla storia e sul funzionamento del web.

Il progetto diventerà un’eredità preziosa, ma la partenza è stata molto graduale, anche perché l’emergenza sanitaria ha limitato molto le possibilità di realizzazione. Ma questi pochi articoli pubblicati sono per noi un grande successo e una base di lancio per il futuro.

Già agli albori, questo progetto nasce da una collaborazione col territorio. Infatti appena questo sogno ha preso piede in noi, abbiamo chiesto un aiuto ai giornalisti che operano sul territorio. Hanno risposto con generosità ed entusiasmo Andrea Setti, Fabio Guerreschi, Pierluigi Cremona (La Provincia di Cremona), Vanni Raineri (Il Piccolo), Giovanni Gardani, Nazzareno Condina (OglioPoNews) e Paolo Panni (Gazzetta di Parma e OglioPoNews), offrendoci ben due interventi in numerose classi del nostro istituto. L’incontro personale con questi professionisti è stato fondamentale, non solo dal punto di vista tecnico e operativo, ma anche perché ha infuso nei ragazzi la passione per l’impegno civico che li caratterizza. 

Ma questo non sarà l’unico connubio fra le realtà locali, da questo ne germineranno altri, accentuando e approfondendo collaborazioni già in atto, in modo che la scuola, aprendo le sue porte, diventi ancora di più un organo pulsante della nostra città.

Araldi Donatella - Referente del progetto