Noi di 5^B abbiamo letto un articolo di Legambiente, uscito il 20 febbraio, che sensibilizza la gente sul problema idrico: “Laghi e fiumi in forte sofferenza, quasi in secca come la scorsa estate, mentre in montagna è scarsa la neve accumulata. È quanto sta accadendo in Italia, a metà febbraio, complice l’aumento delle temperature superiori ai valori di riferimento, le scarse precipitazioni e una crisi climatica che non guarda in faccia a nessuno. Il risultato è una nuova ondata di siccità, o meglio un’emergenza siccità in realtà mai finita”. Questa associazione ha inviato al governo un piano di risanamento idrico che preveda una riduzione dei prelievi evitando gli sprechi. 

La scorsa estate due di noi hanno vissuto l’esperienza di camminare sul letto del Po fino ad arrivare a metà inoltrata. Michelle provava un misto di malinconia, rabbia, nostalgia al ricordo di un fiume splendente di acqua e di vita e Gabriele provava disgusto per la sporcizia. Anche Riccardo era sconvolto nel vedere un fiume che una volta era ricco d’acqua e che ora si trova in sofferenza.

Questa esperienza di mancanza d’acqua ci ha resi più consapevoli dell’importanza di questo bene e della nostra responsabilità.

Fotografie di Tiziano Schiroli

L’acqua è il bene più prezioso perché senza di esso non ci sarebbe la vita.
La usiamo tutti i giorni per bere, lavarci, cucinare, coltivare… 
Senza di esso saremmo già morti dopo pochi giorni!
inoltre è indispensabile per la pulizia e l’igiene. Questo è molto importante e l’abbiamo capito molto bene poco tempo fa, durante la pandemia.
Eppure oltre il 40% della popolazione mondiale non ha l’accesso a questo bene. Ad esempio in Africa, dove il clima è molto arido. John racconta che quando era in Ghana, si aprivano i rubinetti solo di martedì, ma a volte l’acqua non arrivava e la mamma prendeva una tanica molto grande che riempiva con l’acqua piovana raccolta in una cisterna. Il papà di Samuel, quando era bambino, si doveva svegliare all’alba e percorrere chilometri per poter attingere l’acqua, prima di poter andare a scuola. L’acqua non era gratuita.
Agamjot aggiunge che anche in India ci sono alcuni paesi dove non passa l’acquedotto. In periferia di Kerabat ha visto baracche senza acqua potabile.
Si sa che la quantità di acqua nel mondo è sufficiente, ma non è distribuita in modo equo.
Quali sono le cause di questa carenza di acqua?
 I motivi principali sono cinque:
l’aumento continuo della popolazione mondiale, perché ogni anno nascono circa 80 milioni di persone; 
il cambiamento climatico, causato dall’accumulo di anidride carbonica prodotta sia dall’utilizzo eccessivo di combustibili fossili, sia dalla deforestazione;
la maggior parte degli acquedotti e dei sistemi di depurazione sono oramai vecchi e inefficienti; 
circa l’80% dell’acqua di scarico finisce nei fiumi o direttamente nei mari senza sistemi di depurazione;
si preleva più acqua dai fiumi e dai laghi di quella che si riproduce naturalmente.
Questo problema si potrebbe risolvere attraverso degli impianti di desalinizzazione, ma solo i paesi più ricchi, come i paesi arabi, se li possono permettere perché sono molto costosi.
La mancanza d’acqua, oltre a provocare carestia, causa anche guerre perché alcuni paesi costruiscono dighe nei fiumi per avere più acqua così che gli stati che seguono non ne hanno a sufficienza. Nascono così delle contese che possono diventare vere e proprie guerre.

Il problema della scarsità di acqua dolce è una questione che si conosce da tempo, ma non si pensava che potesse colpire le nostre zone da sempre umide e piovose. Invece in un articolo di Popotus del 23 febbraio si legge: “Meno 61% di acqua nel Po. Meno 52% di acqua sulle Alpi. Meno 30% di irrigazione nei campi, al Nord meno 40%. Tanti numeri per dire la stessa cosa: quest’inverno ha piovuto poco, troppo poco, e adesso la siccità preoccupa tutti.”

Cosa si può fare per rimediare: non dobbiamo usare troppa acqua; non dobbiamo inquinare quella che abbiamo; dobbiamo difendere gli ecosistemi legati a questo bene.
Ci siamo resi conto che sprechiamo l’acqua quando nel fare la doccia impieghiamo più tempo del dovuto o quando lasciamo il rubinetto aperto mentre ci laviamo i denti.
Noi non possiamo fare un gran che, ma abbiamo pensato di comporre una canzone sulla siccità che ha colpito la nostra zona sensibilizzando la gente su questo problema.
Il titolo di questa canzone è Sabbia e con essa realizzeremo un video col quale parteciperemo al concorso dei Coltivacorti. 
Speriamo di coinvolgere tutti nel trovare soluzioni a questo problema.

Articolo a cura degli alunni della classe 5^B della scuola primaria di Casalmaggiore as 2022-2023
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