Il fiume Po è in secca a un livello idrometrico basso come ad agosto per effetto della lunga assenza di precipitazioni.
Questo causa un allarme siccità proprio quando le coltivazioni hanno bisogno di acqua per crescere.
E’ quanto ha affermato il presidente di Coldiretti, Ettore Prandini, in occasione della giornata mondiale dell’ acqua delle Nazioni Unite.
Dopo un inverno che ha lasciato l’Italia con un terzo in meno di pioggia, il fiume Po è sceso di almeno 3,3 metri ed è ai minimi del periodo; anche i grandi laghi hanno basse percentuali di riempimento, come il lago di Como che è al 5%.

Tutto questo è una conferma dei cambiamenti climatici che determinano a loro volta un cambiamento nella distribuzione temporale e geografica delle precipitazioni.
La siccità nella Pianura Padana minaccia il 30% della produzione agricola italiana e la metà dell’ allevamento.
A preoccupare è anche l’innalzamento del livello del mare perché l’ acqua salata finisce per infiltrarsi lungo i corsi dei fiumi rendendo inutilizzabili le risorsa idriche.
Il presidente di Coldiretti ha parlato, quindi, di un progetto che prevede la realizzazione di una reta di bacini di accumulo per conservare l’ acqua e distribuirla tra cittadini, industria e agricoltura.

Articolo a cura di Elisa e della classe 4^C della scuola primaria di Casalmaggiore
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