Sapete che esperienza abbiamo vissuto?
Da circa tre anni, ogni tanto siamo in vacanza…
Si fa per dire!! Infatti, al mattino possiamo dormire un po’ di più, fare colazione con calma, non preparare lo zaino e restare in pigiama.
Attenzione però, alle 8:30 appuntamento imperdibile con i nostri compagni: INIZIA LA DaD (didattica a distanza)!
…Maestra non sento…, maestra non vedo…, maestra non funziona il microfono…, maestra mi scollego perché devo fare il tampone…, maestra sento a scatti…, maestra non ho capito…


Le maestre poi, per cercare di risolvere tutti i nostri problemi, si improvvisano digital-tutor, ma in realtà esauriscono le loro energie nel consolarci, nel tranquillizzarci, per riuscire a fare lezione.
Per noi ragazzi e ragazze invece, la DaD non è un successo, perché anche se ci impegniamo molto nello stare attenti e le insegnanti utilizzano tutte le moderne strategie didattiche, alla fine sembra svanire tutto nelle nuvole. Questa esperienza di scuola virtuale ci ha aiutati a crescere anche con l’uso della tecnologia migliorando ed esercitando un uso degli strumenti digitali in modo consapevole e diversificato imparando comunque a rispettare gli altri e le loro esigenze.
A noi mancano soprattutto gli sguardi della maestra, le occhiate dei compagni, i rumori della scuola, ma ci mancano sicuramente il sorriso e l’abbraccio di ognuno.

Articolo a cura degli alunni della classe 5^A della scuola primaria di Casalmaggiore
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